Il libro è un simpatico vademecum per iniziare a diventare dei Maker.
Con il termine Maker si intende una persona che si diverte a progettare e a creare.
Forse è una nuova etichetta più 2.0 da appiccicare sopra al termine “inventore”.
Forse in realtà no:  un maker è – o meglio deve essere – molto di più.

Il libro è diviso in 4 sezioni di cui le ultime 2 vertono sulla produzione fisica, le prime invece si soffermano sui concetti di design, progettazione e di pianificazione del business. Quanti già sanno destreggiarsi con fili, circuiti, viti e cacciaviti avranno un po’ di spunti su come cominciare a guardare il mondo al di fuori del laboratorio: dopo averlo prototipato, è ora di pensare a come produrre/vendere il nostro scalda-pantofole-solare.
Il tutto però non è un invito alla spietata guerra del business: non siamo nel mondo di Gordon Gekko, siamo nell’era delle filosofie più partecipate e condivise, più p2p e open.

Nella seconda parte del libro abbiamo una panoramica delle tecnologie figlie dell’era opensource: stampa 3d, arduino, ecc…
Essendo io meramente digitale e molto poco elettrotecnico, non posso darvi un giudizio ponderato sulla seconda metà del libro: mi sembra ai livelli della prima (cioè molto, molto buona), dategli una sfogliata e capirete subito se è il libro per voi.

La mia valutazione del libro è così riassumibile: se fossi il democratico dittatore di questa nazione lo introdurrei come testo obbligatorio in tutti gli istituti tecnici.

Se volete farvi un’idea del libro qui trovate il primo capitolo
Per ordinarlo: www.ilmanualedelmaker.it

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