Mentre assistevo ad un feroce dibattimento nerdoso, sono serendipitamente incappato in questo articolo.
Parrebbe che Paypal non sia d’accordo sul fatto che venga usato il suo sistema per comprare libri erotici indipendenti.
A parte il fatto che Anaïs Nin, Vladimir Nabokov, Henry Miller, Il Marchese De Sade, The Story of O, Venus in Furs, Lolita mi risulta rientrino sotto la classificazione “classico” e non “indipendente”, la questione è spinosa e si muove sul filo del rasoio nel determinare cosa è erotico e cosa è “troppo”.
Oltretutto il concetto di “troppo” balla freestyle nell’allegro dancefloor del relativismo: non mi pare che i prodotti editoriali X-Rated giapponesi stiano tramutando compostissimi ragionieri di kobe in tentacolosi serial raper.
Mi son posto il dubbio che ci fosse qualche regola di paypal bellamente sfuggita al “sì, ho letto i termini del servizio”, ho cercato key word come Adulti / Erotico / etc… e non ho trovato nulla.

Il massimo di pertinente che ho individuato è:

Transazioni vietate. L’Utente accetta di non utilizzare PayPal per pagamenti per prodotti o servizi illegali, inclusi, a titolo esemplificativo, i materiali che violano i diritti di proprietà intellettuale di terzi. Si impegna inoltre a non utilizzare il Servizio, il sito web PayPal e qualsiasi servizio offerto per attività illecite o fraudolente.”

Ho trovato un punto buffo sulle condizioni d’uso:  se compro un kalashnikov da Ivan Danko e non mi arriva, non posso chiedere il rimborso.
Stando a questa pagina non posso tout court acquistare nessuna arma, dai nunchaku alle testate nucleari.
Ma probabilmente ho capito male io.

Curiosando in giro, ho trovato questo articolo sull’Huffington Post , c’è un passaggio interessante:

“We do not want to see PayPal clamp down further against erotica,” Coker wrote. “We think our authors should be allowed to publish erotica. Erotica, despite the attacks it faces from moralists, is a category worthy of protection. Erotica allows readers to safely explore aspects of sexuality that they might never want to explore in the real world… Erotica authors are facing discrimination, plain and simple. Topics that are perfectly acceptable in mainstream fiction are verboten in erotica. That’s not fair. If you’re going to push the limits, push the limits of great writing, not the limits of legality”

(Smashwords.com)

Mi ha ricordato qualcosa che suonava circa così:

“Ebbene sì, sono un libertino, lo ammetto. In questo genere di cose ho immaginato tutto quanto si può immaginare, ma non ho certo fatto, né farò mai ciò che ho concepito. Sono un libertino, non un criminale né un assassino”

(Sade, 20 febbraio 1781, da una lettera alla moglie)

Certo che se all’epoca le diecimila lire per comprare “Le Ore” si fossero ribellate mordendo l’acquirente, avremmo avuto migliaia di edicole tinte di rosso…

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