Vi segnalo un ottimo sito che diventerà indispensabile per molti.

Secondo il buon Brian Soil, autore di End of business as usual, i social network sono una sorta di sistema operativo sociale.
È un’asserzione facilmente condivisibile – se escludiamo i tecnofobi -, poiché tutti abbiamo:

  • facebook per i contatti normali,
  • linkedin per metterci il cv e fare le persone serie, con l’avatar in cui anche i più scalmanati si fanno la riga in parte,
  • twitter e compagnia cantante.

Ormai anche i diversamente early adopter hanno un account per ognuno di questi servizi.
Ciascuno dei quali va gestito con un minimo di criterio; nel mio caso – patologico – la questione diventa una linea editoriale.
Facendo una divisione a layer: da una parte ho la mia vita professionale, dall’altra quella personale.
Ho deciso quindi di suddividere: le cose personali su facebook e le cose serie su linkedin, twitter e blog,

Quindi: cosa pubblicare e dove?

  • Su twitter posto link su marketing e tecnologia, quindi vanno bene anche su linkedin. Alcuni di questi vanno bene per facebook, visto che lì posso taggare persone serie a cui chiedere un parere.
  • Da youtube arrivano sia video di interesse professionale che di gattini, senza dimenticare i video professionali che parlano di gattini.
  • Poi c’è soundcloud: con una canzone carina dovrò decidere se far ballare solo il mio orbitale di facebook o anche quello di twitter.
  • Facessi ancora foto decenti le metterei su flickr e da lì finirebbero su facebook.
  • Poi ho questo blog e sarebbe carino che mi arrivassero accessi da ovunque.
  • E magari già che ci siamo vorrei anche un log ordinato dei link che posto su facebook:
    non ricordo mai dov’era quel tale articolo sepolto sotto altri 23.432.134, fra gattini, complotti, complotti smentiti, tracce jpop, auguri di compleanno sulla bacheca di facebook.

Insomma, come vedete, un groviglio di punti di contatto/generazione contenuto/condivisione informazioni:
praticamente servono una serie di semafori come se fossimo in una Manhatan negli anni 80.

E qui arriva ifttt.com.

Si tratta di un ottimo sito che serve a:
“se succede QUESTO allora fai QUELLO”.

Con un’interfaccia a prova di [scrivi qui la tua categoria stupida preferita] con due click gestiamo automazioni complesse tra social network.

Per esempio io ho fatto cose come:

  • Se posto su twitter con l’hashtag #bmgen vuol dire che è un post serissimo (strano ma succede anche a me) ed è bene che finisca sul mio status di linkedin così dà un tono all’ambiente.
  • Un cuoricino su vimeo o su soundcloud e si condivide su twitter e facebook senza passare dal via.
  • Se posto qui allora voglio ammorbare tutti su tutti i sistemi.
  • Tutti i link che posto su facebook vengono segnati su un taccuino di evernote.

Poi si possono collegare una miriade di servizi, come la posta elettronica e gli sms.
Peccato che il +39 non sia ancora supportato, quindi non possiamo farci inoltrare via sms i tweet di Gigi D’alessio.
Pazienza, sopravviveremo lo stesso.

Il resto c’è tutto e funziona egregiamente.
Un’altra cosa fantastica è il fatto di poter pianificare un orario:
possiamo metterci una simpatica sveglietta che faccia una tal cosa a una tal ora, oppure che la ripeta con una cadenza precisa.

Quanti di voi gestiscono pagine per aziende avranno già intuito le potenzialità per snellire il lavoro di flusso delle informazioni.

Quindi, buona camicia automazione a tutti!

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