La vicenda di nonclopedia pareva essersi conclusa con un ragionevole ritiro della querela.
Bene! A quanto pare è arrivato un social media strategist in casa Rossi.
O Forse non è proprio così.
Il sagace (ed improbabile) media strategist ha consigliato una bella reductio ad hitlerum come contromossa per aver ragione e svergognare nonclopedia.
Ed eccolo qui che attacca ad hominem nonclopedia per via della pagina dedicata ad Anna Frank.
Meanwhile, somewhere in USA… il buon Mike Godwin gongola con il sorriso sornione di chi è stufo di avere sempre ragione.
Qui ho trovato un’interessante cronaca della questione
Ora, sostanzialmente la questione diventa un rimettersi al giudizio popolare in appello e vedere quanti twitterano inorriditi per la controversa pagina su Anna Frank ribaltando la prima sentenza.
Va detto che tra gli avvocati (i suoi sostenitori in rete non quelli dello studio legale) molti consigliano caldamente di lasciar perdere.
Dal punto di vista del business non cambia molto:
– Chi andava ai concerti continuerà a farlo,
la fidelizzazione dei customer gold è al sicuro.
– I detrattori, che non sono prospect, continueranno a non comprare i suoi dischi.
– Quanti lo odiavano a causa dell’integralismo dei suoi fan hanno ora un motivo personale preciso.
Anche in questo non sono prospect, quindi chi se ne frega.
– Non saprei la schiera “avvocati della rete” come reagirà.
In quel caso la perdita d’immagine c’è ed è tangibile, non saranno biglietti in meno all’Heineken, ma qualcosa in brand Vasco l’ha sicuramente perso.
In tutto questo però una paura mi viene:
Guardando la questione da un’ottica più generale, temo che la mala comprensione di questa vicenda possa portare persone della generazione Y ad ignorare il concetto di net neutrality ed altre dinamiche della rete.
Su queste Dinamiche si regge tutta l’infrastruttura intellettuale e filosofica della conoscenza attraverso internet.
C’è il rischio del prolungarsi di alcune percezioni errate tipiche dei “non digital native”, un rischio di cui l’Italia non ha proprio bisogno.
Mentre facevo il mio giretto su twitter per avere il termometro della situazione ho scorto un memorabile top tweet.
«La querela a noncolopedia verrà citata nei manuali di marketing come la peggior operazione di personal branding» @skande
È curioso come un Top Tweet su un hashtag simile sia di un neutrale analista addetto ai lavori piuttosto di un livoroso detrattore .
Chissà, forse su tweetter ci siamo solo noi*
*gente che si occupa di social media.