Avere un network esteso di contatti è molto utile, oggi direi che è quasi indispensabile -a meno che non abbiate una pianta dalla quale raccogliete banconote da 100 euro ogni giorno.
È fondamentale per chiunque sia alla ricerca di una business opportunity, ricordandovi che anche la ricerca di un posto di lavoro è una business opportunity.

Se dico che Facebook e Linkedin consentono di mettersi in contatto con moltissime persone, non è una certo una grande novità.
Il vecchio detto “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei” oggi vale come non mai e mai come oggi abbiamo strumenti per valutare chi ci sta attorno.

Valutare gli altri

Quando siamo di fronte al profilo Facebook di una persona, il sistema ci segnala immediatamente quali amici e quali gruppi abbiamo in comune; analogamente succede con Linkedin che ci dice contatti, gruppi, skill etc…

Se abbiamo una rete di contatti abbastanza variegata probabilmente possiamo razionalmente dividerla in insiemi, un po’ come il criterio delle cerchie di Google Plus.
Avremmo quindi una serie di insiemi che sono spontaneamente nati in seguito all’utilizzo del social stesso: ormai non abbiamo più solo gli ex compagni di classe (tanto lo sappiamo tutti che li avete eliminati perché avete sempre odiati), oggi abbiamo tonnellate di persone che provengono da contesti specifici, con pattern comportamentali precisi e delineati -in pratica: siamo tutti target di qualcun altro.

Quindi se abbiamo 3 tipi di persone nei nostri contatti, ogni volta che si affaccia qualcuno, lo possiamo classificare al volo vedendo gli amici in comune, possiamo arrivare a supporre più o meno perché ci ha aggiunti.

Essere valutati dagli altri

Il discorso naturalmente funziona anche in senso inverso: quando sarete voi ad essere aggiunti, i vostri amici daranno un primo indizio sul tipo di persona che siete.
Spesso e volentieri quando si segue una tal tematica si ha tra gli amici l’opinion leader di turno, anche questo sarà un ulteriore elemento di classificazione per chi vi contatta.

L’avere un contatto in comune è anche un ottimo spunto di conversazione, e da una conversazione può nascere un buon affare: supponiamo di cominciare con un “vedo che ha il Prof John Keating fra i contatti, può essere che ti abbia visto alla sua ultima conferenza?”
Di lì in poi è facilissimo arrivare alla domanda “cosa fai di bello nella vita?” e individuare potenziali clienti/fornitori/business partner.

Un altro aspetto interessante è che il meccanismo di “hai queste persone in comune” ci promuove sulla base della maggior concordanza con le altre persone: se ipoteticamente una persona ha contatti all’interno di due fazioni opposte, di primo acchito questa persona sembrerà sempre nella medesima lunghezza d’onda del visitatore del profilo.
In pratica, sembrerai juventino ai juventini e interista agli interisti.

Trovare contesti interessanti

I gruppi sono una fonte inesauribile di informazione, per fortuna l’algoritmo che ce li suggerisce – sia su Facebook che su Linkedin – fa leva sul social graph: supponiamo di essere entrati in un gruppo con un tal topic, una volta all’interno abbiamo stretto amicizia con qualche compagno di discussioni, a quel punto il sistema ci consiglia gruppi che potrebbero essere interessanti per noi intersecando le informazioni relative ad amicizie e interessi.
Una volta accumulato un certo numero di amici tecnici il sistema ci porterà a far scoprire mille punti di ritrovi di quel tipo.

Alcuni trucchetti per trovare una persona che avete già nei contatti:

  • Su Linkedin potete compilare i campi del riquadro “relationship” e indicare con precisione quando avete incontrato una tal persona, chi vi ha presentato e cosa dovete ricordarvi. Dovete però esservi trasferiti momentaneamente in USA.
  • Su Facebook avete il pulsante “dettagli amicizia” che trovate dentro il pulsante “tre puntini” presente sul profilo della persona. Analogamente a Linkedin potete annotare le cose che servono a ricordare precisamente chi è e cosa fa la persona.
  • Quando non ricordate il nome esatto di una persona, sfruttate le associazioni che fa il vostro cervello:
    È un amico comune di Tizio, L’ho incontrato nella pagina dei vombati, È nel gruppo dove parliamo di Quokka.
  • Se la persona che dovete individuare è sia su Facebook che su Linkedin e con questa avete per certo un tal contatto in comune, cercatela prima attraverso Linkedin: su Facebook la quantità di amici in comune è spesso più consistente della controparte Linkedin.
  • Se vi sta sfuggendo il nome di una persona che identificate come “persona che lavora in tal azienda” cercate fra i vostri contatti Linkedin, buona parte dei profili Facebook non presenta il campo “lavoro presso” .

P.S. l’immagine di intestazione si riferisce al Six_Degrees_of_Kevin_Bacon

Share This