Oggi sto rompendo le scatole a Roberto Tomesani, Coordinatore Generale presso Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual. Ho 5 domandine che potrebbero essere utili a quanti capitino su questo blog.

Cosa può fare un fotografo cui venga rubata una foto? Prendiamo un esempio realmente accaduto:

Un locale di un ridente paesino ha la bella pensata di fare una locandina utilizzando la foto di una modella locale senza chiederle consenso. La ragazza decide di armarsi di avvocato e denuncia il locale. Dopo “soli” 4 anni riesce a spuntare 20.000 euro di risarcimento.

Ora: come ben sappiamo i diritti del soggetto ritratto e quelli del fotografo sono due cose diverse, cosa può fare un fotografo? Ha le stesse possibilità di successo della ragazza che ha visto la sua immagine accostata ad un night club?

R.: Per iniziare, è una domanda un po’ noiosa…. vabbè, io rispondo, ma se poi i lettori cambiano canale, come facciamo?
Come giustamente rilevi, il diritto di immagine (che è il diritto che ha la persona ritratta) è cosa ben distinta dal diritto d’autore (che è invece il diritto dell’autore dell’immagine fotografica).

Essendo due diritti separati ed autonomi, è fuorviante immaginarli come “compagni” di sorte, perché molto spesso non è così.
Un’analisi abbastanza esauriente della casistica sulla pubblicabilità del ritratto – e, conseguentemente, su come possono essere esercitati i diritti di immagine (soggetto) – si trova a www.fotografi.org/ritratti

Dunque: una grande diversità fra quello che può essere richiesto nel caso del diritto di immagine (ritratto) sta nel fatto che la persona ritratta che viene pubblicata contro la sua volontà può sostenere (e se l’avvocato è bravo, anche “dimostrare”) che quella pubblicazione illecita le ha procurato dei danni, intesi come problemi che sono derivati a seguito della pubblicazione (problemi diplomatici, di rapporto con i colleghi, di lavoro, di rapporti sentimentali, di decoro nel proprio ambito familiare, eccetera).

Il fotografo a cui siano stati “sottratti” degli scatti, invece, il più delle volte può dimostrare solo di avere perso un possibile guadagno (mancato guadagno), ma difficilmente può dimostrare di avere avuto dei danni conseguenti. Ed ecco che i “pesi” e le misure dei risarcimenti possono essere anche molto diversi.

Veniamo alla domanda vera e propria: cosa può fare il fotografo a cui siano state usate indebitamente delle immagini.
Innanzitutto, deve procurarsi delle prove concrete dell’utilizzo (copie dello stampato, foto dell’impiego pubblico, registrazione video delle schermate del sito che ha usato le immagini).

Poi, mandare una raccomandata con avviso di ricevimento in cui si descrive l’uso indebito, e si chiede un compenso a risarcimento di quel singolo utilizzo, fissando una data precisa entro cui pagare affinché la cosa sia considerata chiusa in via amichevole la faccenda. Se lo ritiene – e se la cosa è fattibile – può chiedere la rimozione della fotografia.

Se, scaduta la data inutilmente, l’utilizzatore non avesse fatto ciò che gli si chiedeva, resta la strada dell’azione legale. Che, però, ha tempi e costi spesso scoraggianti.
Oltre al sistema di sollecito dei crediti gratuito per i Soci, per questo motivo stiamo istituendo un servizio – sempre riservato ai Soci – di “guardianato” del diritto d’autore.

Una notazione a margine: mentre gli impieghi come quelli che hai citato sono sempre ed assolutamente sempre da perseguire (si tratta di un utilizzo dichiaratamente commerciale), va valutata di caso in caso la sensatezza di una posizione rigida nel caso degli impieghi privati e minori, che un po’ sono fisiologicamente connessi alla natura dalla Rete. Ma questo è tutto un altro discorso.

I vari siti tipo flickr e compagnia cantante di solito indicano data e ora di quando è stata pubblicata la foto, questo dato, visto che è sancito da un sistema esterno al fotografo, ha una qualche valenza legale?

Possiamo dimostrare la paternità della nostra opera portando Flickr come “testimone”?

R.: Avere una data di pubblicazione aiuta a stabilire un ordine cronologico, certo, ma non necessariamente questo dimostra la paternità. Tu stesso potresti, a tua volta, avere “rubato” la foto altrove, prima di pubblicarla sul tuo flickr.

Vedi

;

Domanda 3

Sempre flickr ci consente di stabilire la licenza d’uso della nostra foto utilizzando il sistema Creative Commons, in Italia Creative Commons come viene recepito?

R.: Non tanto “in Italia”, ma fra i fotografi un po’ tradizionalisti (indipendentemente da dove risiedano) il fenomeno CC non viene compreso. In realtà, si tratta del punto di congiunzione, indispensabile ed evolutivo, dei due estremi: quello di chi vorrebbe che si tornasse ad uno stato pre-digitale, ed invoca sempre l’applicazione del copyright, e chi non rispetta l’autorialitaà, invocando una miope anarchia sull’uso dei contunuti creativi.

Ho da segnalare due riferimenti esterni a tal proposito. Un video:


ed un testo:

http://www.fotografi.org/condivisione_in_rete.htm

;

I locali di tendenza ultimamente hanno più fotografi che DJ:

ragazzi armati di reflex e flash si insinuano nella folla e tornano a casa con 300 – 400 file. Le foto finiscono inevitabilmente su facebook, nel caso in cui un utente chieda gentilmente la rimozione di una foto e il fotografo non lo faccia, cosa rischia legalmente il fotografo? Cosa dice la legge riguardo a questa pratica?

R.: facebook è una sarabanda di teoriche lesioni del diritto di immagine e di privacy.
Valgono le norme e le casistiche gia’ trattate a www.fotografi.org/ritratti
Il fotografo che non rispetta la richiesta di rimozione di immagini rischia – sul piano operativo ed immediato – la sospensione dell’account di FB (si possono e si devono denunciare a FB gli usi illeciti); teoricamente, è possibile anche una denuncia alla Polizia Postale.
Per essere concreti, segnalare a Facebook stesso la violazione dei tuoi diritti; per fare questo, prima fai login in FB, poi punta a questa pagina:

http://www.facebook.com/legal/copyright.php?howto_report

Li vi trovi alcune note e (non molto visibile) il link per generare una segnalazione personale di violazione del copyright o altro.

Per finire hai qualche consiglio per i giovani che da grandi vogliono fare i fotografi?

R.: Molti. Troppi per un post di blog.
Vedi a www.fotografi.org/iniziare

Bene, ti ringrazio molto di tutte le risposte, non mi resta altro che segnalare ai telespettatori a casa il sito di tau visual e il tuo canale Youtube 😉

R. Grazie per tutto!
Il canale YT con i tutorial è:
www.youtube.com/tauvisual

I siti dell’associazione sono una decina, ma potremmo citare per brevità le risorse informative gratuite da qui: http://www.fotografi.org/risorse_gratuite.htm , il database dei soci a www.fotografi.tv, e l’interfaccia fra assistenti e fotografi da www.assistenti.org

Ciao!

Share This