Questo libro parte con la più perfetta delle introduzioni galvanizzanti: lo storytelling sulla vita di chi scrive partendo dall’infanzia tormentata. È una soluzione di quelle più efficaci possibili per coinvolgere un certo tipo di lettore, e in assoluto quella che maggiormente fa venire a me lo schock anafilattico.

Nonostante questa partenza, il libro volge rapidamente a una struttura decisamente più interessante rispetto alla biografia glorificatrice media da imprenditore: non è la classica ricetta di banali difficoltà nella vita che tutti esperiscono anche senza aver fondato un’impresa di successo.

“Essere” di Jessica Zweig si presenta come “una guida senza stronzate per migliorare la vostra autostima e il vostro valore autentico essendo semplicemente voi stessi”

Ed è una bella sfida in un’era in cui impera l’incubo del personal branding e delle 5.723 cose da fare per risultare più brandizzati di sempre.

L’elemento Storytelling torna ciclicamente all’interno del testo, però va riconosciuto che viene usato cum grano salis: la storia non risulta artefatta e si controbilancia perfettamente con tutta quella parte più operativa che viene illustrata all’interno del libro.

Nelle prime pagine mette subito in chiaro le cose facendo demistificazione dei miti attorno al personal branding:

 

  • Il personal branding è una proiezione bidimensionale di cosa voglio che gli altri sappiano di me
  • Il personal branding è un atto di vanità 
  • Il personal brand è il mio canale instagram
  • Non ho una presenza online, quindi non ho un personal brand
  • Il mio personal brand è la storia che racconto su di me
  • L’autenticità è inflazionata

Già con questi presupposti l’autrice indica una strada abbastanza chiara e una visione non affetta dalle peggio americanate che infestano i nostri feed LinkedIn.

Ogni capitolo è disseminato di storie di vita vissuta, che da una parte hanno quel retrogusto di american dream, dall’altra va dato atto che sono disamine oggettive di step e procedure per organizzare i progetti.

C’è una cosa che non vi ho ancora spiegato: cos’è esattamente “essere”?

Questo libro sostanzialmente è sia una digressione sulla gestione del personal branding, ma soprattutto è un manuale operativo su come impostare un progetto con tutte le sue implicazioni, specialmente quelle umane. 

E a tal proposito, il framework proposto per progettare il personal Branding è uno dei più efficaci che abbia mai visto (e di framework, ne ho visti un po’)

I più puntigliosi del marketing potrebbero osservare che si tratta di elementi rimestati, e potrei anche convenire, ma il mettere a punto un sistema chiaro che consente a chiunque -ma veramente chiunque- di rimettere ordine nella sua vita, diciamo che non è una cosa da poco.

Per chi è questo libro

Questo libro è pensato per chi si vuole mettere in proprio ma non fa male a chiunque abbia mire diverse, la scrittura è piacevole e va bene sia sotto l’ombrellone, sia con le foglie autunnale, le cioccolate invernali, eccetera.

Titolo: Essere
Autrice: Jessica Zweig 
Edito da: LSWR Edizioni
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