Art & Copy, la “Milano da bere”, tutto quel mondo di madmen all’italiana raccolto in un 453 pagine.
Questo libro contiene 3 decadi di pubblicità vista da dietro le quinte con la lente autobiografica di 60 addetti ai lavori che raccontano avventure e disavventure del mondo pazzerello della réclame -pardon, dell’advertising.

Le tragedie di questo lavoro ci sono tutte e assomigliano a quelle di oggi: presentazioni sul filo del rasoio, clienti con richieste incalcolate e incalcolabili, straordinari come se piovesse, colpi di genio (o di fortuna) per salvare in extremis la situazione.

I lustri presi in considerazione sono gli anni 70’, 80’ e 90’ quindi si arriva alle soglie di internet ma prima dell’avvento dei social e dei capricci dell’algoritmo di turno.
Nonostante questo, si parla anche di smart working, con la differenza che la location non è il wifi di Starbucks ma un’amichevole trattoria di quartiere.

A proposito di Starbucks: fra i vari aneddoti, abbiamo anche un racconto relativo alla nascita di Burghy, la prima catena di fast food italiana, poi acquisita dal gigante americano Mac Donald: un pezzo di storia della città di Milano sul quale, ancora oggi, qualcuno ci gioca con misteriose promozioni.

Storia del consumo ma anche del Paese, dietro a queste parole emerge il ritratto dell’Italia spennellato da chi di giorno progettava layout e di notte sfornava satire cattivissime su temi scottanti come la strage di Bologna.

La copertina è simpaticamente dissacrante, come le trovate di una volta.
Chissà se l’algoritmo ce la darà buona o ce la bollerà come troppo scottante.
O forse, chissà, qualche Social Justice Warrior fissato con il cretaceo avrà di che lamentarsi sulla rappresentazione sessualizzata dei dinosauri.

È sicuramente un bel libro, prima o poi lo leggerò.

Tutto quello che avete letto finora è basato sul prendere singole frasi per costruirci il pezzo, d’altronde questa è l’era dei post per la SEO, e questo è solo un esercizio di copywriting.

A proposito:

“Ciao Lele che voto mi dai? Mi fai fare uno stage come copy junior fuori tempo massimo?”

Titolo: Estinti saluti. Come nascevano le campagne pubblicitarie 
Scritto da: Publio Advertito Crea(*) 
Editore: Fausto Lupetti Editore
Compralo online: https://amzn.to/3UwiCXE

(*) Lele Panzieri, Alberto Baccari, Maurilio Brini, Aldo Biasi, Pasquale Diaferia, Francesca Schiavoni, Elio Bronzino, Antonio Maccario, Agostino Toscana, Aldo Cernuto, Alessandro Canale, Ambrogio Borsani, Andrea Bayer, Andrea Concato, Chiara Degli Occhi, Daniele Ravenna,, Dario Diaz, Dario Mondonico, Enrico Bonomini, Enzo Sterpi, Francesco Simonetti, Franco Bellino, Gerardo Pavone, Gianpietro Vinti, Giovanni Porro, Marco Carnevale, Marco Ferri, Maurizio Badiani, Mauro Marinari, Milka Pogliani, Nicola Zanardi, Paola Manfroni, Paolo Rumi, Piero Bagolini, Pietro Maestri, Renata Prevost, Roberta Sollazzi, Roberto Fiamenghi, Roberto Gorla, Roberto Parisi, Sandra Mazzucchelli, Silvano Cattaneo, Stefania Siani, Stefano Campora, Till Neuburg, Victor Togliani, Alberto Scotti, Carla Della Beffa, Daniele Lupetti, Dario Alesani, Fabrizio Granata, Giovanni Rasini, Giovanni Pagano, Licci Paolo, Paola Manfrin, Marco Pupella, Pieralvise Zorzi, Pasquale Barbella, Michele Tosi.

 

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