Oggi si fa presto a dire “dobbiamo comunicare!” ma è altrettanto facile finire nei guai per aver usato la parola sbagliata.
Poi il rischio di essere accusati di rainbow-washing, black-washing, green-washing, pink-washing, è sempre dietro l’angolo.
Questo libro serve a fare un recap di tutto quello che potrebbe esservi sfuggito
- potreste aver presente il termine razzismo, ma magari non avete presente il termine ageism
- c’è la discriminazione, ma anche la micro-aggressione.
- dietro a qualche parte del galateo potrebbe esserci un pregiudizio benevolo o una implicita micro-svalutazione.
Oggi siamo immersi in un universo con molte più sfaccettature di una volta: quando ero alle medie i professori usavano epiteti ridanciani che oggi sono considerati abilismo -spcifico che non ho fatto le medie durante il libro cuore.
L’immagine pubblica dell’azienda passa attraverso le parole in tutti i tipi di comunicazione dalla caption per i social, alla circolare interna; quindi, bisogna avere un occhio di riguardo in più.
E no, non si tratta di fare semplicemente bella figura: si tratta di fatturato.
L’osservatore sempliciotto sarà andato in corto circuito:
“Come il fatturato? Sono solo parole!”
Bastano un paio di esempi:
- Supponiamo che voi facciate Ageism, discriminazione su base anagrafica, in azienda:
una persona stufa delle micro-aggressioni e micro-svalutazioni si licenzia.
Trovare un sostituto è gratis?
Non dovete spendere tempo e soldi per trovare un rimpiazzo?
Se se ne va uno, e poi altri seguono il suo esempio?
- Un’azienda* posta una scenetta che, secondo una visione da “commedia sexy anni ‘70”, fa ridere.
La pagina social viene aggredita da centinaia di persone sdegnate: video cancellato e tutto risolto.
Ma i soldi spesi per farlo il video e quelli per promuoverlo?
Crescevano sugli alberi?
(*) questo esempio è tratto da fatti realmente accaduti.
Il complesso di nuove sensibilità da tenere in considerazione è molto articolato e il merito del libro è quello di mettere in fila ogni singolo aspetto e ogni singolo termine per darci una mappa adeguata per orientarci.
Il libro tratta l’argomento della scrittura ma possiamo comodamente tenerlo in considerazione come vademecum per progettare qualsiasi cosa in azienda: dal brand, alle pubbliche relazioni, alle HR.
Per chi è questo libro?
Dato il suo approccio molto pragmatico è efficace come un manuale, non si perde in maniera tragica a fare grandi discorsoni retorici (ne abbiamo già visti abbastanza), quindi personalmente lo consiglio a queste categorie:
- chiunque stia studiando comunicazione: quando sarai tu a mettere mano a certi testi, senza un responsabile sopra di te (non dovrebbe succedere, ma succederà), dovrai prevenire certe cose.
- chiunque si occupi dei testi che escono dai social e dagli altri canali dell’azienda: dentro questo cesto troviamo persone che hanno i percorsi e i pregressi più disparati, quindi siamo come nel caso precedente, tu che ti ritrovi a gestire la cosa devi aver presente queste cose prima che ti esploda una patata bollente sulle pagine del tuo capo
- le spoke person e i decision maker
- …praticamente chiunque.
“Scrivi e lascia vivere. Manuale pratico di scrittura inclusiva e accessibile” è edito da Flacowski e scritto da: Valentina Di Michele (Autore), Andrea Fiacchi (Autore), Alice Orrù (Autore), Veronica Fernandes (Prefazione).
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Indice del libro
- Glossario
- Accesso ai linguaggi inclusivi
- Inclusivo, ma in che senso?
- Pluralità per esperire il mondo
- Stereotipi, pregiudizi e bias cognitivi
- Stereotipi Pregiudizi
- Bias cognitivi
- Euristiche ed errori cognitivi
- Bias impliciti
- Pregiudizi benevoli, esistono?
- Minaccia da stereotipo
- Biasimare le vittime
- Pregiudizio inconsapevole
- Pregiudizi e microaggressioni
- Interdipendenza reciproca
- Tre consigli anti-bias
- Rappresentazione della pluralità
- Scrivere per il pluriverso
- Corpi e colori della sottorappresentazione Riconoscere il privilegio
- Linguaggio di genere
- Sesso, genere, grammatica Se si parla di persone trans e non binarie
- Dissimmetrie e stereotipi
- Abilismo e disabilità
- Un mondo in evoluzione Il pregiudizio sulla disabilità
- Le forme di abilismo Il linguaggio abilista
- Raccontare la sclerosi multipla
- La sordità è uno spettro
- Le disabilità che non si vedono
- Le parole in psichiatria
- Le neurodiversità
- Ageismo
- Le forme di ageismo
- Nel mondo del lavoro Ageismo e linguaggio nel lavoro
- Classismo
- Termini peggiorativi e stereotipi
- Dose abiti?
- Di dove sei?
- Cosa hai studiato?
- Linguaggio finanziario
- Linguaggio giuridico
- Linguaggio
- Principi di design inclusivo
- I design pub fare la differenza
- Superare il comando e il controllo
- Chi è disabile dental gradino di un negozio
- Microcopy inclusivi
- Due principi e qualche regola
- Sesso e genere
- Accessibilità (introduzione)
- Linee guida
- Accessibile, inclusivo
- Scrittura accessibile per il web
- Tecnologie assistive
- Scrittura accessibile
- Scrivere POUR
- Scrittura percepibile
- Scrittura utilizzabile
- Scrittura comprensibile
- Scrittura affidabile