Ero immerso sui pannelli di Pinterest per vedere cosa stava succedendo di interessante nella piattaforma.
I PDF della casa madre e i video degli affecionados sono sempre molto belli e colorati, ma per avere un’idea più chiara di quello che sta succedendo nel 2022 nella zona geografica “Italia”, ho interrogato il sistema di ADS.
Sono emersi i seguenti numeri (l’unità di misura è il milione di utenti)
Genere
- donne 6.2
- uomini 1.5
Demografica
- 18-24 1.9
- 25-34 2.2
- 35-44 1.2
- 45-49 0.6
- 50-54 0.6
- 55-64 1.1
- +65 0.5
Le categorie del sistema di advertising
- Animali 1.3
- Architettura 1.3
- Interni 5.7
- Arte 7
- Bellezza 4.8
- Cibi e bevande 3.6
- Citazioni 2.8
- Design 3.8
- Elettronica 0.5
- Genitori 4.8
- Fai da te e hobby 5.6
- Finanza 0.03
- Giardinaggio 1.2
- Intrattenimento 5
- Istruzione 3
- Wedding 1.5
- moda donna 5
- moda uomo 0.8
- moda bambini 0.5
- eventi 3.1
- salute 2.9
- sport 1.9
- veicoli 0.5
- viaggi 1.9
Di norma parlando dell’utenza Pinterest c’è una caratteristica omni-riconosciuta: l’utente medio Pinterest non solo ha una buona disponibilità economica, ma ha anche un’ottima propensione al consumo.
Ma partiamo dall’inizio, c’era una volta in Silicon Valley…
Facciamo però un passo indietro per capire come siamo arrivati all’unicorno di oggi:
Pinterest è una delle poche startup che ha avuto quasi subito un ritorno economico grazie ai referral che erano presenti nei primi pin della piattaforma, i nostri eroi avevano intuito che la meccanica “scrolla & guarda cose carine” era praticamente il trasportare online l’esperienza di shopping da centro commerciale.
Per farvi un esempio dell’efficienza della UX: se cerchiamo makeup, il sistema ci proporrà automaticamente il filtro in funziona della nostra tonalità di pelle -in pratica lo stesso livello di efficienza del negozio nel mondo reale.
Pinterest è l’incarnazione dell’acquisto d’impulso sotto steroidi.
Pinterest VS the rest of the world: le differenze con gli altri sistemi di profilazione
A livello di comportamenti dobbiamo tenere in considerazione che l’utente medio probabilmente dedica meno ore giornaliere rispetto ad altre piattaforme ma la differenza di intento nell’utilizzo è un elemento da tenere in considerazione:
- Instagram/Facebook è un momento di svago e (pseudo)vita sociale durante il quale il sistema ti appioppa un’advertising che propone qualcosa.
- LinkedIn targettizza in funzione del tuo lavoro in un momento in cui sei con la testa dentro al lavoro.
- Pinterest propone un pin sponsorizzato nel momento in cui stai cercando idee per comprare.
La pubblicità su Pinterest è meglio integrata nel sistema: propone qualcosa che molto probabilmente può interessarti e l’estetica non è dissonante rispetto al resto del feed. Personalmente faccio fatica a distinguere una sponsorizzata all’interno del fiume di post organici.
Cosa targetizza Pinterest?
Nella parte iniziale dell’articolo sono indicate le 24 macro-categorie del sistema di Advertising, ma se siete completamente pazzi, eccovi l’elenco di tutte-tutte le sotto-sotto-categorie.
(vi linko l’excel perché sono 4000 voci)