Il punto è che nella maggior parte delle organizzazioni non si segue lo schema specifico: il primo embrione di impresa e la sintesi di “ciò che si ha“, anziché essere la sintesi di “ciò che si ha + ciò che si è abbiamo appurato che serve + una linea guida per lo sviluppo”

Da zero al brand si apre così, subito dopo aver dato la definizione di marketing strategico, giusto per rendere palese il tema del libro e tuffarcisi dentro senza tanti fronzoli.

Dopo questo incipit molto diretto, si passa ad uno schema al limite del mistico che ci ricorda tanto il mandala che possiamo trovare nelle passeggiate per arrivare sul K2.

Stiamo parlando del positioning sphere, ovvero il framework generale che ci fa da mappa attraverso tutta la complessità concettuale dei vari elementi del posizionamento: posizionamento valoriale, posizionamento di mercato, posizionamento di brand, posizionamento della comunicazione.

Già dopo le prime sette pagine, il lettore si trova di fronte al gestire la complessità del tutto; senza fare sconti o sfornare facili illusioni, ricette segrete o formule magiche per il successo condito da Lambo parcheggiate in doppia fila sotto casa.

Di lì in poi il libro mette in ordine tutte le nozioni del marketing strategico spiegando e integrando in un percorso logico e funzionale altri framework che si sono affacciati negli ultimi anni: business model canvas, value proposition design canvas, ecc.

Il percorso è molto interessante e condito con un corredo sostanzioso di case studies con le testimonianze dei diretti interessati: Barilla, Buzzoole, Freeda, N26, ecc..

La confezione

Grafica spettacolare come tutti i buoni libri che parlano di business design hanno un progetto grafico solido e la sintesi tipografica del logo “0->(Br)” è già pronta per il tatuaggio.

Più di 350 pagine che scorrono via molto bene in mezzo a mille rappresentazioni visuali che danno un corpo a queste complessità astratte che rientrano nel dominio del marketing strategico.
Anche la copertna è bella solida, potreste usarla come arma impropria -ma ci sono modi migliori per fare le riunioni.

Per chi è questo libro

PMI

molte aziende nostrane, ricadono in una serie di cliché che vengono indicati nella citazione all’inizio dell’articolo: aziende nate con una concezione artigianale adeguata ai tempi remoti della fondazione, ma che oggi scricchiolano sotto il peso delle complessità del mercato attuale. È una lettura che potrebbe aiutare nella scelta dell’agenzia di marketing/comunicazione: comprendere meglio linguaggi e concetti costituisce il terreno comune per riunioni profiettevoli per ambo le parti.

Startup

perché ok l’mvp, ok il business model, ma poi arriva il momento in cui si è un’azienda a tutti gli effetti e di lì in poi valgono regole e metodi di situazioni più “normali”

Freelance

Spesso l’attività dei freelance deve essere più complessa del fornitore generalista, guardare le cose sotto l’ottica di questo libro può servire ad allargare la visione e considerare tutti i pezzi di un puzzle spesso altrimenti indecifrabile.

Titolo del libro: Da zero al brand
Autori: Daniela Bavuso, Natale Cardone
Editore: LSWR edizioni
Shop online: https://amzn.to/3g9qFHH

 

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