Recentemente sono inciampato in questa intervista a Quei due sul server, un dinamico duo che da anni porta avanti un’infinità di canali yotube.

Ci sono alcuni spunti molto interessanti che sono fondamentali per chi vuole costruire qualcosa di solido online.


La Community

È fin noioso ripeterlo quando milioni di speaker l’hanno già detto, ma “ascoltare la community” è un fattore determinante. Però, per capirne la reale importanza, dobbiamo prendere un business model canvas e formalizzare un po’ di cose.

 


L’estensione dei customer segments

Ora, in un “mondo antecedente” la community verrebbe intesa come semplice customer segments, perché gli spettatori sono i consumatori che dobbiamo far contenti.
Ragionando con un “mondo un po’ successivo”, la community verrebbe letta nel blocco customer relationship, perché il customer care è importante.
E fin qua, siamo sempre nell’ambito dello scontato.

Poi arriva l’elemento chiave: il parlare con gli utenti

La comunicazione si fa sempre più personale, sia perché Quei 2 rispondono ai commenti, siamo perché decidono di fare più linee editoriali.

Nascono così i canali secondari: contenuti diversi per customer segments diversi.
Per esempio il buon Synergo prima si mette a parlare di cinema, poi di video making, trovando sottoinsiemi di sottoinsiemi di aficionados.

In pratica è come avere una corriera in gita scolastica destinazione Gardaland, dove dimensioni del mezzo e numero di ragazzi pestiferi aumentano con il passare del tempo.

Dov’è l’aspetto interessante di questa ramificazione? Attirare nuova utenza?
Se prima avevamo solo videogiocatori con un certo background, adesso accumuliamo nuovi utenti con altri interessi -ma non è questo il punto interessante.

La parte più fidelizzata della somma di tutti gli utenti dei vari canali, ovvero l’insieme di coloro che apprezzano uno o più tipi di contenuti, diventano la base per poter creare un servizio di qualità superiore con sito a parte.
Una formula simile a quella adottata dal canale Breaking Italy.

Così dal blocco customer segments, passiamo a un po’ di key activites per generare nuovo valore per un segmento che è il risultato dell’intersezione di 3 target che si sono posti in essere nel frattempo: il canale di cinema avrà portato certe persone, quello di video making altri, ma questi più quelli che segunono i videogiochi avranno in comune una certa goliardia e voglia di divertirsi.

E da quest’ultimo particolare, nasce la loro avventura con il prodotto fisico del “cazzetto antistress”: in questo caso si tratta di un rapporto diretto fra ideazione del prodotto, casuale, e acquirenti “shut up and take my money”.

Quindi se avete una community solida e siete in un rapporto vero e collaborativo, potreste trovare nuovi modi per trovare idee da produrre e da monetizzare.


Il pattern “Loop di valore”

Una cosa che ho notato smontando il business model di Q2SS è che c’è un loop molto carino fra blocchi che sono, neanche a farlo apposta, contigui.


Facciamo il seguente giro:

  • Value proposition → Channel → Customer segments
    Abbiamo i contenuti del canale youtube, veicolati dalla piattaforma, e deliverati al nostro pubblico.

Poi aggiungiamo questo giro

  • Customer Segments → Customer Relationship → Value Proposition
    Partendo dal nostro seguito, ci curiamo di loro interagendoci in maniere bidirezionale (non rimanendo quindi come un canale broadcast, ma apriendo con loro uno scambio attraverso i commenti), da questa relazione nasce nuovo valore.

L’esempio dei cazzetti è solo uno fra tanti, più in generale gli youtuber creano contenuti partendo dall’apporto dei loro fan, dal banalissimo “di cosa dovremmo parlare la prossima volta?” fino a cose ben più complesse.

L’aspetto interessante è, per l’appunto, un loop:

  1. più si interagisce con la community, più aumenta il valore per questa,
  2. più valore c’è, più arrivano altre persone
  3. più persone ci sono, più aumenta la community
  4. [torna al punto 1]

Pensandoci bene, questo pattern è il cuore di tutte le attività di questo genere, questo circolo virtuoso, che si alimenta con il network effect, è abbastanza comune in vari creator che espandono la complessità della loro attività con il passare delle view.
Le attività che hanno alternato negli anni, le performance a teatro, i mini dildi, docety, sono tutte scaturite da questo loop.

Chissà cosa tireranno fuori la prossima volta…

 

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