Vocabolario Business – Italiano

Spesso vengo giustamente insultato perché uso troppi termini tecnici, ci sono varie cause:

  1. Sono contaminato dagli slang di vari contesti, tutti messi insieme nella stessa persona fanno un po’ effetto torre di Babele.
  2. In genere sono in contatto con altri tecnici quindi, escluso quando parlo con i clienti, do per scontati molti termini astrusi.

Chi legge questo blog potrebbe non conoscere tutti i termini, ho deciso quindi di fare un vocabolario che li illustri velocemente.

 

NDA

Il Non Disclosure Agreement è l’accordo di riservatezza, viene fatto firmare per far sì che una tal cosa rimanga entro i 4 muri dove viene discussa. Tipicamente si firma quando ti commissionano un lavoro dove tu vieni a sapere cose riservate sull’azienda per la quale stai facendo il lavoro; un po’ come gli architetti della piramide di Cheope: se parli ti ammazziamo…aspetta forse quelli venivano uccisi lo stesso.

Incubatore

Si tratta di una struttura dove vengono accolti gli startupper nella loro fase iniziale. L’incubatore non mette soldi ma da loro una mano a schiarirsi le idee su come muoversi e cosa fare. Di norma eroga una serie di servizi che servono per la progettazione e la realizzazione dei primi prototipi.

Venture Capital

Business Model Canvas

Simpatico framework rappresentato da uno schema a nove blocchi che serve per rappresentare come funziona il modello di business di un’azienda (esistente o in fase di avviamento).
Gli startupper lo usano applicandoci sopra i post it colorati per spiegare il casino che hanno in testa: il grande pregio di questo metodo è che diventa un linguaggio visuale per disassemblare il groviglio di cose che frullano in testa.

Value Proposition Design Canvas

Figlio del business model canvas, serve a rappresentare più nello specifico a chi è indirizzata l’idea della startup e perché il consumatore dovrebbe volerla. Rispetto al padre è in sostanza uno zoom dentro la testa del consumatore, non tiene conto di tutto quello che deve fare l’azienda per farlo contento.

Startup

La definizione più corretta (secondo me) è quella di Steve Blank:

STARTUP (n.) – organizzazione temporanea d’impresa strutturata per cercare un modello di business ripetibile e scalabile.

Ripetibile significa che se ho fatto una X cosa, questa devo poterla fare nuovamente in un altro contesto (tipo in un’altra nazione), scalabile che deve avere prospettive di crescita esponenziali.
Non tutte le aziende innovative sono classificabili startup.

Startupper

Pare che questo termine sia usato più in italia che all’estero, forse perché fa brutto e cattivo chiamare dei giovani ragazzi di belle speranze “Imprenditori” (forse l’uomo comune ha paura di trovarsi cloni di Briatore sotto casa).
Esiste la declinazione maccheronica nostrana “Startupparo” può essere usato in modo più o meno bonario per indicare un cretino con un idea assurda (naturalmente se gli va bene questo diviene improvvisamente un grande genio visionario).

MVP

Minimu Viable Product è quel prototipo con funzioni basilari di quello che si vorrebbe fare con la startup.
Di norma gli investitori sono contenti se porti loro almeno un triciclo dopo che gli hai detto che sei al lavoro su una bici.

TAM SAM SOM

sono 3 sigle per fare i distinguo fra il totale delle persone disponibili a comprare un bene e quelli che effettivamente avrebbero motivo di comprare quello specifico che fai tu.

  1. TAM – Total Available Market: Il totale delle persone che potrebbero essere interessati al tipo di prodotto che fai. S e fai musica, il TAM è l’insieme delle persone che ascoltano musica.
  2. SAM – Serviceable Available Market: il segmento specifico di target che può essere interessato a quello che fai. Se per esempio suoni metal noise industrial, verrà a sentirti un certo tipo di persone ma non i fan di Gigi d’Alessio.
  3. SOM – Serviceable Obtainable Market: la parte di persone che potrebbero essere realisticamente catturabili dal tuo prodotto. In questo caso il filtro si stringe togliendo dal SAM le persone che non puoi raggiungere per varie ragioni. Se suoni metal noise industrial in dialetto friulano, dobbiamo escludere gli appassionati del genere residenti a Campobasso.
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