Dopo essersi accaparrata tera e tera negli hard disk di tutto il mondo,  Marina Ann Hantzis (aka Sasha Grey) si è lanciata in una miriade di altre attività. In questo articolo vediamo cosa ha fatto di preciso e cercheremo di astrarne un modello generico che possa adattarsi alla situazione lavorativa di ognuno.

Ricapitoliamo gli step fondamentali della sua carriera

  • Film X-Rated: è noto come abbia iniziato il prima possibile l’esperienza in questo settore avendo però l’ottima intuizione di individuare il momento giusto per mollare e fare qualcos’altro.
  • Film non X-Rated: Steven Soderbergh è stato il primo regista a darle una chance, in seguito ha partecipato ad un film horror.
  • Musica: oltre a qualche comparsata in alcuni video di Smashing Pumpkins, Eminem e Roots, ha un suo progetto industrial. La sua attività più nota diviene il suo tour da Dj.
  • Editoria: ha all’attivo 2 libri “neu sex” e ” The Juliette Society”.

Ora, l’interpretazione più semplicistica di tutto questo è:

“si è trovata nella condizione di poter fare quello che vuole e l’ha fatto”

Il che può essere perfettamente verosimile: alla consolle viene bollata da molti come  “button pusher”, i libri possono essere benissimo stati scritti da un ghost writer, ecc…
Per un attimo diamo per assunto che sia tutto autentico e che la nostra Lotta Continua (a quanto pare ama firmarsi così) sia molto più di una collezionista di AVN awards.

Partiamo dall’inizio: il business model è abbastanza elementare e lo possiamo visualizzare così:

Abbiamo una sola attività chiave che è mirata ad un solo tipo di target che produce un unico flusso di ricavo: vengono fatti film hard fruiti dagli spettatori che corrispondono il soldino per la visione. Tutto questo produce a latere una certa notorietà a Sasha.

Ed è qui che scatta il secondo pattern del business model:

Abbiamo:

  • un moltiplicarsi delle attività chiave (djing, scrivere, cinema)
  • la notorietà pregressa fa da canale di promozione e fattore chiave nella value proposition
  • nuovi segmenti di target.

L’intuizione essenziale della Gray è stata la possibilità di uscire dal mondo a tripla X senza che questo costituisse un ostacolo per fare qualcos’altro,  diventando invece un vantaggio competitivo (su lean canvas lo metteremo sicuramente nel blocco unfair advantage).
Nell’economia della questione, la pirateria dovrebbe ledere le entrate, in realtà accelera il processo che porta dal primo al secondo pattern.

La cosa filosoficamente più interessante è il riuscire ad estendere il suo target arrivando ad includere la nemesi di quello originario -il tutto senza perdere il bacino di utenza di partenza.

Mi riferisco al target dei libri:

  • nel caso dei DJ-Set possiamo considerare il target come risultato della evangelizzazione della fanbase originaria
  • il target dei libri è sostanzialmente il medesimo di 50 sfumature di grigio arricchito da curiosi, intellettualame di vario genere e, gioco forza, i fan di vecchia data.

Dentro al segmento “curiosi” rientra la vision che ha riposizionato l’offerta: i curiosi sono l’intuizione di fondo che il porno, essendo legato a filo doppio con il medium internet, può sdoganare se stesso facendo affidamento sulle dinamiche intrinseche della piattaforma che lo veicola.

Un esempio di questa asserzione contorta e strampalata? I meme.

Il passaggio è il seguente:
Redtube -> prime notorietà -> battute esplicite su 4chan -> meme pieni di sottintesi ma formalmente workplace safe -> passaggio a siti più light come memecenter e 9gag -> sdoganamento pubblico -> icona pop.
In sostanza l’inclinazione naturale della rete al “everything is a remix”  ha fatto cambiare genere, quindi audience, al prodotto.

A quel punto notiamo che i libri vengono comprati anche da un target antitetico all’originario: il piglio femminista-intellettuale attira donne e uomini che probabilmente non hanno nemmeno un .avi della produzione precedente. In questo modo le mille sfaccettature diventano vendibili a milioni di target in vari modi gettando le basi per una diversificazione virtualmente infinita.

Tutto questo è, almeno in parte, applicabile alle persone normali che svolgono attività normali.

Riflette esattamente su quante cose sapete fare abbastanza bene, fate mente locale di quanti si fidano di voi in funzione del lavoro che svolgete normalmente, partite da quelle persone come base per svolgere la seconda attività. Non è detto che queste persone vi commissioneranno subito un lavoro, ma facilmente vi segnaleranno agli amici in virtù della fiducia che vi siete guadagnati.

Questo esempio banale coinvolge gli stessi blocchi del caso precedente: il target originario di una vostra attività chiave diventa il canale e value proposition per promuovere una attività secondaria – e di conseguenza procuravi un nuovo flusso di ricavo.

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