Oggi abbiamo in studio l’Harry Houdini della partita doppia: Gianluca Massini Rosati autore del controverso “Escapologia Fiscale”, un corso on line dedicato a come affrontare meglio tasse e fisco.

Cominciamo con una inevitabile domanda: questo corso on line è un manuale per scappare con i soldi alle Cayman?

Eh eh eh. No assolutamente no. Per quello non serve un corso on-line, direi che basta un volo aereo e un semplice bonifico.
Devo dirti che questa domanda mi ha fatto tornare in mente un’operazione che ho gestito un paio d’anni fa per la cessione di un grosso immobile ed io ero la persona di fiducia tra le parti che ad un certo punto si è trovata circa 3.000.000€ sul conto corrente e 4 assegni circolari da 250.000€ l’uno nel cassetto del comodino per una settimana…
Sarebbe bastato cambiare l’IBAN ed un volo aereo per salutare tutti e sistemarmi per la vita…ma lasciamo stare. Torniamo alla tua domanda:
Il mio corso è proprio l’esatto opposto. E’ una guida che spiega il fisco con le parole dell’imprenditore, facendo capire tutta una serie di piccoli dettagli distinguendo le cose da fare, dalle cose assolutamente da NON fare.

Spiegaci un po’: come ti è venuta l’idea di fare Escapologia Fiscale e come l’hai realizzata?

Tutto è cominciato nell’agosto del 2014. Ero ad un corso di formazione di una nota azienda italiana (si, tra un catena e l’altra faccio anche il coach per lo sviluppo personale) quando uno dei miei colleghi del coaching team mi inizia a raccontare che il fisco gli aveva rovinato l’estate e la vacanza. Doveva andare in America, quando gli arrivò una sassata di 36.000€ da pagare tra saldo dell’anno precedente e l’acconto IRPEF del successivo. Era disperata e impaurita. Si chiedeva come fosse possibile che l’anno precedente aveva fatturato 60.000€ ed ora ne doveva pagare 36.000! Praticamente il 60%! Anche la sua carriera professionale era a rischio perché si trovava in quelle situazioni dove più fatturava e più doveva pagare di imposte. Una posizione davvero difficile che probabilmente capita a tutti i liberi professionisti ed imprenditori che iniziano a fatturare cifre più consistenti. Mentre mi prodigavo ad ascoltarla e cercare di darle una mano, mi accorsi che quel problema era davvero comune e tante persone via via negli anni si rivolgessero a me per questo genere di problemi.
Iniziai a riflettere tra me e me, pensando che io tutto sommato avevo più o meno sempre guadagnato piuttosto bene negli anni, ma non avevo mai pagato cifre così esorbitanti di imposte.
Casualmente qualche settimana prima avevo letto un libro che mi era piaciuto un sacco “The Millionaire Fastlane” e unendo i puntini è nato Escapologia Fiscale.
In quel momento realizzai che avevo veramente delle competenze fuori dal comune e che migliaia di persone avrebbero potuto beneficiare da esse. Capii che insegnare ad imprenditori e professionisti a capire il fisco, svelandogli i segreti che permettono alle persone ricche di dimezzare o azzerare il carico fiscale sarebbe stato come andare a vendere acqua nel deserto…e soprattutto avrei veramente potuto aggiungere valore alla vita di migliaia di persone.

Fu così che misi a fuoco il progetto ed iniziai a scrivere le oltre 300 pagine che compongono il manuale di Escapologia Fiscale.

I vari capitoli del libro hanno titoli molto provocanti:
Equitalia è un alleato, ottenere un prestito di 50.000€ dallo Stato, il mito dei 1000€, ecc.
Mi par di capire che in realtà molti imprenditori lamentano di pagare troppe tasse, quando in realtà dovrebbero fare alcune cose in modo diverso – per “diverso” non intendo “illegale”, intendo “più accorto”. Sbaglio?

Assolutamente non sbagli. La maggior parte del enorme carico fiscale che c’è in Italia, oltre che al mal governo, deriva proprio da ERRORI ed IGNORANZA degli imprenditori (prima ancora che dei commercialisti, perché purtroppo non tutti solo all’altezza di quella qualifica). Nel mio corso insegno solo cose lecite, magari fornendo punti di vista fuori dall’ordinario ed interpretazioni della norma che non tutti conoscono. Ovviamente metto bene in evidenza anche comportamenti illeciti, ma proprio perché voglio far capire le differenze e permettere al corsista di avere un quadro più completo delle cose da fare e da NON fare.
Per rispondere a questa domanda, ti voglio regalare anche una perla. Il mio sessantesimo segreto. Questo non è ricompreso nel corso. Lo svelo solo ai clienti più meritevoli che condividono la mia missione sociale ed entrano nel mio gruppo segreto:

C’è una norma del 1991, che probabilmente conoscono in 10 in Italia (i 3 che l’hanno scritta, 3 notai, 3 commercialisti ed il sottoscritto) che permette di NON pagare le imposte % sull’acquisto degli immobili. Hai presente quando acquisti un immobile devi pagare il 7%+2%+1% ? Ecco…la norma del 1991 ti permette di pagare fissi 504€, invece che 100.000€ di imposte sull’acquisto di un immobile da 1.000.000…
Secondo te l’ho inventata io? No. Io mi sono limitato ad andarla a scovare, a renderla in parole semplici, a trovare quei 3 notai che la sanno applicare, e metterla in atto!
Con questa pillola, credo di aver risposto alla tua domanda…

Dall’altra parte invece troviamo gli imprenditori che si credono furbi e poi finisco “non benissimo”, quali sono gli errori più frequenti?

Se parliamo di comportamenti illeciti, i comportamenti più frequenti sono sicuramente la falsa fatturazione e l’esterovestizione. Mi capitano veramente ogni giorno situazioni in cui imprenditori mi contattano perché sono nella cacca e non riescono ad uscirne: a volte perché poco accorti, a volte perché consigliati male, ma sempre perché ignoranti in materia fiscale.
Se invece parliamo di errori veri e propri, quelli tra i più frequenti sono legati all’accettazione incondizionata delle cartelle di pagamento Equitalia, che io considero un alleato e benedico ogni volta che mi arriva una cartella.
Nel 97% dei casi, la cartella è viziata ed in giudizio i miei legali sanno come vincere…facendomi pagare 0.

Gli studi di settore sono l’incubo di molti, mi sono sempre chiesto se nel resto del mondo esistono.
Tu che sei andato oltre le colonne d’Ercole – che si trovano, se non sbaglio, circa all’altezza di Annone Veneto – cosa succede all’estero?

Gli studi di settore credo che siano uno dei maggiori paradossi del fisco italiano.
Si vuole applicare la logica al posto dell’algebra. Fin dalle scuole elementari ci insegnano la differenza tra queste 2 branche della matematica. Ci sono problemi che si risolvono con la logica ed altri che si risolvono con l’algebra.
Il bilancio di un’azienda tendenzialmente lo definirei una questione di algebra (somme e sottrazioni, più e meno).
Invece no! In Italia, UNICO Paese al mondo in cui esiste una cosa del genere, al bilancio si applica la “logica”, la “presunzione”, i numeri passano in secondo piano, a favore dell’interpretazioni di essi. Gli studi di settore non sono altro che l’applicazione della logica in sostituzione dell’algebra.
La buona notizie in merito a questo argomento, è che studiando il mio corso si capisce che gli studi di settore non sono altro che una sorta di sonaglio. Non vanno temuti così tanto come cercano di farci credere i media ed i commercialisti. Vanno rispettati e “gestiti” ponendo in essere tutta una serie di comportamenti per il giorno in cui l’AdE verrà a bussarci alla porta.

A tal proposito ho visto commercialisti che consigliavano di fare fatture finte per rientrare negli studi di settore: imprenditori con un anno di magra hanno dovuto inventarsi lavori mai fatti, pagarci l’IVA e le tasse, per far finta che le cose fossero andate bene.
È davvero necessario falsificare (in peggio) i propri introiti oppure c’è un modo per risolvere in maniera razionale la cosa?
Ad esempio un più tranquillo:
“Cara guardia di finanza, ti assicuro che quest’anno è andato veramente di merda”

Quello che dici purtroppo l’ho visto anch’io. E’ incredibile. I consulenti che dovrebbero aiutarti ti mettono in condizione o addirittura ti suggeriscono di commettere uno dei reati più gravi che c’è nel diritto tributario: la falsa fatturazione.
Ovvio che non ha assolutamente senso farlo! Non mi permetterei mai di suggerire una cosa del genere neanche sotto tortura!
Se non sei congruo con gli studi di settore, vuoi sapere cosa si fa: AMEN!
Resti non congruo/coerente e metti in pratica tutte le cose che ti spiego nel mio corso, perché come ti ho risposto sopra, gli studi di settore non sono altro che un sonaglio come quello che si attacca al collo del gatto mentre gioca in giardino.
Quando ti vengono a controllare, perché grazie a quel sonaglio ti hanno trovato più facilmente, tu non fai altro che gestire le loro richieste e dimostrare che è stato un anno di merda (come dici tu).
Non esistono le multe per presunzione di reato, o quanto meno, non reggono in commissione tributaria…se tutto il resto delle cose sono a posto. Come insegno a fare nel mio corso.
Ci tengo a sottolineare una cosa, continuo a fare riferimento al mio corso, non per fare pubblicità, ma perché lì dentro c’è una sorta di enciclopedia del fisco italiano dagli occhi di un imprenditore. E’ spiegato tutto dettagliatamente in oltre 300 pagine di manuale, non posso riportare qui concetti interi che sono perfettamente spiegati lì dentro.

Qual è la cosa più strampalata che hai visto?

Sinceramente non saprei dirti. Mi capitano talmente tante situazioni assurde ogni giorno che stento ad individuare quella più strampalata. Però le più divertenti e soprattutto quelle da cui posso trarre un insegnamento da condividere con i miei corsisti finiscono sempre sulla mia pagina FB Escapologia Fiscale, oppure sul mio gruppo segreto per le cose che meritano un approfondimento dettagliato partendo da competenze specifiche che si acquisiscono grazie al mio corso.

Infine, puoi dare 3 consigli ai nostri telespettatori a casa? 3 ricette semplici che possono fare a casa per risparmiare qualcosina.

  1. Comprare il mio corso
  2. Il prezzo è irrisorio rispetto al valore e al risparmio fiscale che ne consegue
  3. C’è la clausola soddisfatti o rimborsati. Se mettendo in pratica quello che insegno, non riesci a risparmiare in tasse almeno il costo del corso, chiedi i soldi indietro e verrai rimborsato immediatamente senza discussioni.

——in alternativa

  1. Non commettere mai illeciti. I nodi tornano sempre al pettine con gli interessi
  2. Sviluppa una modo di pensare fuori dal coro e dedica alla tua cultura fiscale almeno le stesse ore che hai dedicato a capire come funziona il tuo ultimo smartphone
  3. Fatti assistere da “professionisti evoluti”

Ladies & Gentlemen la trasmissione si chiude qui, per maggiori informazioni vi rimando al sito ufficiale

www.escapologia-fiscale.com

P.S. Un dettaglio interessante per i marketer: la formula “soddisfatti o rimborsati” nel mondo anglosassone prevede che ci sia un costo attorno al 3% costituito dai furbetti.
L’obiezione standard che parte in questi casi è

“Eh ma in Italia non si può fare! i furbi sarebbero almeno il 60%”

Se da una parte abbiamo avuto la persona che ha chiesto il refund mentre stava ancora scaricando il corso, dall’altra i numeri smentiscono ampiamente questa ipotesi empirica: su 302 corsi, il tasso di Refund è del 1,65%.
Questo significa che abbiamo un po’ di bias di cui forse dovremmo cominciare a disfarci per fare le nostre stime riguardo a certe operazioni.

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