Facebook e gli altri social non hanno solo cambiato il modo di fare le cose, mandare un messaggio su whatsapp non è molto diverso da inviare un sms, ma anche di concepire il criterio di socialità e dinamiche intrinseche della stessa.
Le influenze che hanno avuto i social sulla vita delle persone sono analoghe al cambio di paradigma che si è posto in essere nel marketing.
Facciamo un esempio che fa un po’ sorridere, prendiamo un teen ager tipo che perda la testa per il suo primo amore in due epoche diverse: 1984 e 2014.

Siamo nel 1984 (non il libro)

“O mio Dio cosa faccio! Sono timido, devo trovare il numero di telefono sull’elenco, e se poi si sono 14 persone con lo stesso cognome, cosa faccio? E se telefono e risponde suo padre?”
“Sarà fidanzata o single? E se stesse uscendo con qualcuno?”
“Chissà che tipo è? Cosa le piacerà? E se poi dico la cosa sbagliato?”
A quel punto il nostro eroe chiede a tutti i suoi amici se la conoscono, se è impegnata, ecc…

Spostiamoci al 2014

“Allora…si chiama Silvia Angelicata, single, dalla bacheca vedo che si è appena mollata da Tafano, le piacciono i film d’amore, guarda “Uomini e Donne”, l’ho vista taggata nella serata di quel locale dove ci va quel tipo di persone, abbiamo questi 10 amici in comune…”
Di lì in poi scatta l’aggiunta agli amici oppure un muoversi con cautela recuperando altre informazioni dai suoi 10 amici in comune.

  • Nel primo caso passerà qualche tempo: prendi, telefona, interroga gli amici, scopri in che locali va, che compagnie frequenta.
  • Nel secondo caso abbiamo una quantità e qualità di informazioni esponenzialmente maggiore già a disposizione ancor prima di dire “ciao”, paradossalmente il nostro ragazzo del 2014 potrebbe lasciar perdere perché ha capito che lei è un tipo di ragazza che non fa per lui -nel mentre l’omologo dell’84 sta vivendo un tortuoso tira&molla con una capricciosa cheerleader di provincia, tira&molla che, ovviamente, si risolverà con un nulla di fatto.

Bene, perché ho fatto questo paragone dal retrogusto di “Tempo delle mele”?

Perché rappresenta per filo e per segno quello che sta succedendo nel Marketing

 

  • La figura del padre che nell’84 corrisponde alla segretaria in azienda che risponde dicendo che il titolare è in riunione e non può valutare l’offerta commerciale.
  • La dovizia e la velocità con cui il ragazzo del 2014 profila e individua la forma di contatto giusto, è invece tipica del marketing attuale: cerchi il responsabile acquisiti dell’azienda su Linkedin, lo aggiungi oppure gli mandi una Inmail, così parli subito con la persona corretta senza passare attraverso la piramide infinita di subalterni che si infrappongo fra la tua offerta e il soggetto decisore.
  • La controparte delle candide domande del nostro innamorato dell’84 trova oggi nel marketing le risposta nel profilo Linkedin aziendale: una descrizione chiara e sintetica di quello che tratta l’azienda, scritte in maniera efficace con elenchi puntati.
  • Il punto in cui viene ironizzato il fatto che il giovinetto dell’84 rimane a tribolare sui capricci dell’amata mentre quello del 2014 decide di lasciar perdere i partenza, non è altro che l’allegoria dell’efficacia della profilazione: se abbiamo acquisito attraverso la rete e i social più informazioni riguardo a una data azienda, abbiamo anche modo di capire quanto potenzialmente potrebbe essere interessata al nostro prodotto e, in caso possa non essere così interessata, dare la priorità ad altre aziende potenzialmente più ricettive, aumentando così il tasso di conversione.
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