Recentemente mi hanno fatto una domanda che pur avendo la parvenza “for dummies”, implica una risposta un po’ più complessa di quanto ci si possa aspettare.

“Che icone social devo mettere sui post del mio sito? E in che ordine devo sistemarle?”

Per rispondere a questa domanda prendo in considerazione il pluging wordpress che utilizzo io, ma ovviamente il tutto vale in linea di principio per qualsiasi altra soluzione preconfezionata o hand made che sia.
Io uso Shareholic che consente di scegliere tra decine e decine di servizi di condivisione che funzionano in tutto il mondo.

Quando mi è stata fatta la domanda fatidica ho ragionato sul fatto che esiste un metodo e l’ho applicato a suo tempo quando ho configurato il plugin.
Grossomodo per stabilire il vostro set di icone dovete pensare semplicemente in termini di marketing:

  1. Qual è il vostro mercato di riferimento? A chi vi rivolgete?
  2. Qual è la value proposition del vostro contenuto? Cosa se ne fa il lettore del vostro contenuto?
  3. Individuando il “persona” del lettore, che tipo è? Quale social tende ad usare maggiormente e perché?

Per un attimo pensiamo ai singoli network e mettiamone a fuoco le caratteristiche.
Specifico che in questo caso parto dal mercato italiano e non considero l’estero.

  1. Facebook: inutile dirlo, ha un’altissima penetrazione in Italia ed è un po’ il minimo comune denominatore di tutta la popolazione.
  2. Twitter: è molto usato ma tendenzialmente meno rispetto al mondo anglosassone dove l’approccio è più variegato.
    Il miglior account Twitter della terra è quello di un dottore in USA che lo usa per segnalare il numero della lista d’attesa: il paziente può comodamente prendere il numerino, uscire, prendere il caffè/fare shopping e tornare 5 minuti prima del suo turno. Non ho statistiche sottomano ma mi risulta che gli Italiani siano meno propensi rispetto al resto del mondo a usarlo in maniera attiva. Ovviamente è un affermazione da prendersi con le pinze: l’uso è soggetto a mode quindi domani potrebbe essere che con Twitter ci prenotiamo i certificati in comune.
  3. Linkedin: per fortuna gli italiani stanno progressivamente capendo che Linkedin è uno strumento utilissimo per il loro business e stanno, un po’ a fatica, cominciando a comprenderne l’utilità che è molto di più dal “parcheggio il mio cv sul web”. Inoltre tra poco sarà attiva la modalità blog e la quantità/qualità dei contenuti che circolano incentiverà non poco l’uso quotidiano di questo network.
  4. Google plus: pur non essendo utilizzato come facebook dobbiamo tenere in considerazione 2 cose:
    – la prima è che un +1 influisce sulla SERP, quindi va messo a prescindere che stiamo parlando di ingegneria termonucleare o del gossip su Belen
    – la seconda è che google è in stato di evoluzione permanente e google plus è un il nodo cruciale di tutto l’esperienza dei servizi di Google. Nei prossimi anni è facile immaginare un pesante re-design di tutti i servizi per farli diventare sempre più integrati, quindi sarà sempre più importante anche per la nostra visibilità.
  5. Pinterest: questo è un caso molto particolare visto che ha utenza diversamente generica contrariamente ai primi 3.
    In linea di principio è un icona da mettersi se la media dei vostri post ha un contenuto altamente visuale e risulta interessante per le parole chiave: design, arte, fashion, wedding e tutte le altre belle cose che popolano il mondo dei pin. Segnalo l’esistenza di un ottimo plugin che consente di aggiungere il pulsante “Pin it” sulle singole immagini, può essere molto utile e comodo per i telespettatori che vi stanno seguendo da casa.
  6. Stumbleupon: purtroppo in Italia non è molto utilizzato, in USA invece porta più traffico di Facebook.
    Se avete lettori particolarmente smart potrebbe essere il caso di mettere il pulsantino per far inciampare sui vostri scritti.
    Se prevedete campagne stumbleupon-based allora l’iconcina è d’obbligo.
  7. Read it later, Pocket, Instapaper: questi servizi che ci consentono il salvataggio per la lettura offline sono la cosa più importante della storia del web dopo l’invenzione dei bookmark, peccato che siano utilizzati solo da una minoranza di utenti dal profilo molto specifico.
  8. Flipboard: come nel caso precedente, Flipboard è uno strumento preziosissimo utilizzato per lo più dai soli redattori di Flip-Magazine. Una nicchia veramente circoscritta.

Gli altri innumerevoli servizi disponibili non li prendiamo in considerazione dal momento che non hanno un massa critica interessante in Italia. Cerchiamo di individuare dei casi tipo di contenuto e azzardiamo un set d’icone adeguato ad ognuno.

  • Post Pop: ipotizziamo un contenuto per le masse gossip, il filmato che ha commosso internet, le 10 cose che gli uomini…
    Set icone: Facebook | Twitter | G+
    Spiegazione: mettiamo come primo facebook dal momento che è il canale preferenziale per condividere contenuti simili, a ruota mettiamo twitter e g+. A questa lista possiamo aggiungere anche Pinterest ma è superfluo a meno di avere delle ottime immagini che non siano già presenti ovunque online. In questa categoria posso rientrare molti dei post su blog fatti dai brand.
  • Post tecnico:  dedicato agli addetti ai lavori che contengono guide o riflessioni tecniche sull’ultima notizia del settore.
    Set icone: Linkedin | Twitter | G+ | Facebook
    Spiegazione: naturalmente diamo precedenza a linkedin, seguito da twitter che è molto usato per il personal branding e di norma twittare cose serie fa bene alla reputation, G+ perché gli addetti al settore sono spesso nerd andante e tifano Google, Facebook lo teniamo per ultimo visto che comunque svariati professionisti postano cose interessanti anche nella loro pagina privata.
  • Post visual/design: variante del tipo precedente contiene di solito un’immagine prodotta dall’autore o comunque scovata dal cool hunter di turno.
    Set icone: Pinterest | Twitter | Tumblr | Facebook | G+
    Spiegazione: in questo caso diamo precedenza a Pinterest visto che l’immagine s’addice alle board di mezzo mondo e ai soliti aggiungiamo Tumblr se riteniamo che il contenuto possa rimbalzare bene in quel network. Eventualmente possiamo considerare anche FFFound per le medesime ragioni che ci portano a Tumblr
  • Post Nerd: vuole essere comodamente condiviso da chiunque con qualsiasi mezzo. Questo approccio prescinde dall’argomento trattato, valuta piuttosto una linea di pensiero più informatica per la quale un sistema deve essere aperto a tutte le le possibilità.
    Set icone: Facebook | Twitter | G+ | Tumblr| Linkedin | Pinterest | Stumbleupon | altro…
    Spiegazione: semplicemente teniamo in considerazione tutti.

Ognuno di questi 4 casi si può estendere ad una varietà di tipologie di utenza, starà a noi valutare a come potrebbe essere il nostro lettore tipo.

P.S.ho appena deciso di aggiungere Flipboard al mio sito perché dopodomani sarà diventato il re dell’editoria digitale.

Share This