Heineken, in occasione della nuova campagna a favore del “bevi responsabilmente”, ha fatto un esperimento senza pretese scientifiche ma dai risultati empirici molto interessanti.

Gli ingredienti del test:

  • 1contatore di drink serviti
  • 2 serate in rinomato club
  • nella prima serata c’era un dj qualsiasi
  • nella seconda in console c’era un figuro incappucciato che sembrava appena uscito da Assassin’s Creed.

Il primo dj set è scorso tranquillo nella monotonia; nel secondo il dj anonimo ha infiammato la pista.
Alla fine del secondo dj set viene svelato il segreto: ai cdj c’era Armin Van Bruden.
Questo blind test, oltre a dimostrare la correlazione fra divertimento e qualità della musica, ha rilevato un dato interessante: il numero di bottiglie uscite dal bar durante il secondo dj set è stato sensibilmente inferiore, stiamo parlando di un -40%.
Il virale si chiude con l’ottimismo iconico del buon Armin accompagnato da un “dance more, drink slow”.

Anche questa volta la campagna sociale di Heineken ha fatto centro, speriamo che ne traggano ispirazione le prossime campagne nazionali

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