Nella puntata precedente abbiamo visto come il profilo Facebook possa essere oggetto di interesse degli esaminatori, oggi vediamo come poter sfruttare Pinterest a nostro favore.

È abbastanza noto che Pinterest non è esattamente un luogo serio come Linkedin, nonostante questo, è utilizzabile per promuoverci.

Premessa: Pinterest è utilizzabile come vetrina per un’ampia gamma di professionalità, in questo articolo ne citerò alcune, per le altre basta prendere spunto dalle linee generali per poi riadattarle al caso specifico.

Cominciamo con il tracciare una linea editoriale e creiamo le board associando ad ognuna di esse uno scopo specifico.

La prima board comune a tutti la chiamiamo “io” (o nomenclatura a piacere che sottintenda che contiene link relativi al proprietario del profilo).
Dentro a questa board cominciamo a pinnare il nostro profilo Linkedin: dal momento che questo non avrà immagini particolarmente interessanti, create un pin ex novo utilizzando una foto relativa alla vostra professionalità, meglio se il soggetto ritratto siete voi.
Se volete esagerare potete usare visualize.me per creare l’infografica del vostro cv oppure disegnare (o far disegnare) un’illustrazione apposita.
Altre cose da pinnare:

  • il vostro sito/blog (se è attinente al lavoro)
  • un post specifico del vostro blog che linki articoli che avete scritto in giro per il web oppure che parlano di voi
  • Flickr/Carbon-made/Flavour.me se avete un lavoro dove serve un portfolio
  • Soundcloud se siete tecnici audio
  • Twitter se siete nel mondo delle PR
  • Youtube/Vimeo se vi occupate di produzione video
  • altri siti specialistici del vostro ambito che includano il vostro profilo personale.

Scegliete con cura l’immagine in evidenza per ognuno dei profili, se necessario fate come con Linkedin e create manualmente il pin con un’immagine efficace.

Una volta inseriti tutti i vostri profili passiamo alla seconda sezione – per sezione intendo un insieme di board che trattano vari aspetti di un dato argomento – che chiameremo “cose che abbiamo fatto“.
Alcuni lavori possono aver bisogno di una board, in altri casi invece conviene gerarchizzare i contenuti e ripartirli su più board.
Prendiamo in esame un caso-tipo abbastanza complesso: un fotografo.
Di norma un fotografo ha un ambito di specializzazione preciso e a latere ha altri tipi di fotografia.
Il nostro ipotetico fotografo lavora principalmente come matrimonialista, inoltre fa still life, ritratti e paesaggi, quindi creiamo una board per ogni tipo di foto. Questo concetto si adatta alla stragrande maggioranza di lavori in cui serve un portfolio.

Il terzo step è la sezione “cose attinenti al lavoro“.
In questo caso andremo a creare board in funzione di tutto quello che gravita attorno al nostro settore professionale: opinion leader, testate di riferimento, altre risorse relative al lavoro.
Pinnate articoli, infografiche e video con un criterio simile a quello precedentemente illustrato nell’articolo sulla pagina Facebook quando parlavamo della sezione libri; anzi, già che ci siete create una board “libri tecnici” e replicate la libreria di Facebook.

Ed ecco che il vostro profilo Pinterest è diventato la vetrina del vostro expertize.

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