In questa puntata vediamo come strutturare da zero il cv.

Abbbiamo 4 moduli:

  1. anagrafica
  2. formazione
  3. competenze
  4. esperienze lavorative

La maggior parte dei curriculum standard usano l’ordine che ho appena indicato.
Non é sbagliato ma non dobbiamo mai considerarlo dogmatico.

Supponiamo che Tizio sia appena uscito da ingegneria: biondo di belle speranze su un futuro radioso.
In questo caso la sequenza tradizionale va abbastanza bene: probabilmente il nostro eroe ha all’attivo qualche modesto lavoretto non pertinente a ciò che ha studiato, ergo la cosa più importante é il titolo di studio.

Anagrafica

Mettete solo le cose essenziali:
Ho sentito più di un selezionatore che sconsiglia lo specificare se si é automuniti o meno.
Lo status celibe/sposato é irrilevante.
In sede di colloquio capita venga chiesto alle ragazze se intendono avere figli a prescindere che siano sposate o meno.
Vi ricordo che legalmente non possono farvi una domanda del genere, quindi potete comodamente dire che avete già dato alla luce 2 o 3 alien e che vi bastano.

Numeri di telefono: mettete ovviamente il cellulare.
Personalmente consiglio di richiamare SEMPRE le chiamate perse di numeri sconosciuti entro 12/24 ore.
No: la scusa del cellulare senza credito non vale, non stiamo parlando di tenere sulla corda il vostro prossimo toy-boy.

Email: se avete un’indirizzo colorito tipo
Nynphomaniacdeathangel@hell.com
Meglio prendere in considerazione l’idea di farvi un più sobrio
nome.cognome@gmail.com

Indirizzo

In alcuni casi risulta più efficace mettere le città dove potete risiedere.
Se abitiate a Fontana Fredda ma sognate un futuro a Milano, tenete conto che alcuni datori di lavoro scartano a priori i forestieri.

Quindi valutate voi: trovate un’amico da cui stare a milano e scrivete

Residenza: Milano / Fontana Fredda
[senza indicare le vie].

Se non lo trovate, bluffate e basta: vi preoccuperete poi di trovare una stanza, Milano é sempre pronta a rapinarvi con gli affitti.

Alternativamente potete sempre indicare accanto all’indirizzo la dicitura “disponibile a spostamenti”.

In linea di massima la mancanza di indirizzo passerà inosservata: chi legge non ha tempo e deve vedere se avete lo straccio di competenza richiesta e mandarvi la mail/telefonata di convocazione

Siti web

Se il vostro sito personale é correlato al lavoro, mettetelo; se non lo è potete ometterlo.
Questo in linea generale; ho però visto casi in cui l’account su flickr é valso una chiamata per un posto di segretaria.

No, non è quello che state pensando:
su flickr non c’erano autoscatti da Porno-segretaria, solo suggestivi paesaggi ritoccati.
L’azienda cercava una persona che sapesse usare un minimo Photoshop e le foto avevano fatto un’ottima impressione.

Il Blog personale lo eviterei.
Unica eccezione: scrivete benissimo, i contenuti sono simpatici e non danno fastidio a nessuno.
Quando dico nessuno intendo nessuno: un post con un riferimento a politica o religione potrebbe precludervi delle possibilità.

Il profilo linkedin é ridondante con il cv, ma segnalazioni ed eventuali contatti di primo grado potrebbero giocare a vostro favore.

Twitter: omettetelo a meno che non rientriate in quel 1% di utenti che twitta cose interessanti (meglio se correlate al lavoro)

Facebook: non mettetelo, a meno che non abbiate una pagina aziendale della vostra attività professionale.

Model mahyem et similia: se svolgete un lavoro di pubbliche relazioni/hostess/act modeling é consigliabile.
Ovviamente dovete essere belli, belli, belli in modo assurdo.

Foto

La foto é de facto obbligatoria nei lavori a contatto con il pubblico e caldamente consigliata negli altri.
Mettete una foto DECENTE!

  • sguardo in camera
  • sorridete
  • state tranquilli
  • inquadratura: è  indicato il primo piano, il primissimo piano solo se chi scatta sa quello che fa, piano americano/figura intera tendenzialmente no.
  • sfondo: il giardino o uno spazio verde pubblico, non farà pensare ad una foto debitamente architettata nei minimi dettagli
  • non fotografatevi di mattina dopo aver passato la notte in un rave
  • basta una compatta qualsiasi
  • se avete una reflex con 50mm fisso è meglio
  • uno slancio creativo con instagram è consentito a meno che non puntiate a lavori con dress code rigidi, diversamente verrete presi per dei bimbominkia.

Se volete lavorare nella moda al momento non c’é nulla di più trendy di un hipster su instagr.am

Per più di qualcuno la foto è una tortura.
I soggetti troppo espressivi devono obbligatoriamente fare molti scatti: in mezzo alle 200 foto c’è quella giusta.

Tenete sempre presente che ci sono persone che vengono chiamate semplicemente perché avevano messo la foto a differenza di altri candidati. Il palesarvi fa sì che pensino non abbiate paura a mettervi in gioco; chi non mette la foto dà la sensazione di voler nascondere qualcosa.

Share This